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Commenti al testo di Arcangelo Galante
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Cara Angela, non ti biasimo affatto per le parole scrittemi, in merito alla mancanza di fiducia nell’essere umano, giacché io stesso ho ricevuto parecchie scottature, delusioni e tradimenti, in merito a tale sentimento. D’altro canto, resta altrettanto vero che non bisogna lasciarsi scoraggiare da esperienze deludenti che, per l’appunto, hanno sconvolto e minato l’affetto in un rapporto. Donare fiducia non è così facile, come potrebbe essere raccontato e creduto, in quanto, in gioco, entra l’esperienza di un legittimo timore, scaturito dal donare una parte di sé, nell’idea di un mutuo aiuto morale e, persino, di approvazione, quando si giunge al momento della condivisione di qualsiasi cosa. La fiducia non dovrebbe essere intesa come un soffocante possesso, ma condivisione, nel rispetto di una libertà che non deve danneggiarne un’altra. Ovviamente, essa s’intreccia in un meccanismo sociale, più facile a dirsi che ad essere limitato. Con il tempo e con i fatti, la fiducia viene dimostrata, come allo stesso modo può accadere di subire la manifestazione del tradimento, con la conseguente causa della rottura, proprio della stessa. Inoltre, se non vi è sincerità né correttezza da entrambe le parti, già si creano i presupposti affinché l’amicizia, non possa sbocciare. Il testo rivela la mia “preghiera” in senso lato, senza crearmi illusioni né aspettative, perché, proprio come tanti, ne ho pagate le amare conseguenze, soffrendone emotivamente. La vita ci riserva anche questo, provocandoci, talvolta, persino una legittima ed umana rabbia, soprattutto nei confronti di una fiducia che, oltre ad essere stata tradita, non è stata ripagata, se non con la presenza di una superficialità galoppante. Continuo a credere nel valore di questo sentimento, possibile a nascere in circostanze inaspettate e qualche volta, in situazioni ove, se da entrambe le parti esiste l’impegno, il desio ed il bisogno riescono a crearlo. M’auguro di non averti annoiato. Un romantico saluto. |
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Un gioioso saluto, cara Giulia. Non hai nulla di cui scusarti, perché credo proprio che, come me, tu apprezzi la spontaneità e le reazioni sincere delle persone, anche se, al di là del pannello elettronico, qualche volta potrebbero risultare dubbiose. Se il tempo me lo permette, volentieri leggo e commento, giacché ritengo che risulti sempre utile uno scambio di opinioni, basato sull’interesse reciproco, nel capire una pubblicazione. |
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Aggiungo qui qualcosa in merito ai tuoi commenti che ho ricevuto. Posso dirti che mi sento mortificata e ti chiedo scusa. I tuoi precedenti commenti li avevo letti e mi aveva davvero fatto piacere riceverli, nonostante non ti ho ringraziato e, ripeto, capisco solo ora della gaffe da me commessa. Vorrei solo spiegarti che purtroppo è una mia abitudine per una mia errata convinzione. In genere leggo i commenti dalla mia casella di posta perché larecherche mi invia una mail. Poi se mi rendo conto che l’autore aspetta una risposta entro nella pagina e rispondo, altrimenti non lo faccio. I motivi sono pressoché due: |
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L’amicizia è un sentimento altrettanto profondo dell’amore che porta a condividere con l’altro momenti tanto felici quando infelici. Credo non sia facile trovarla lungo il proprio cammino ma quando accade non bisogna perderla. E come dici tu, di un amico bisogna apprezzare sia le caratteristiche che ci accomunano che quelle che ci differenziano. Poesia molto profonda! |
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Talvolta, è proprio nelle differenze che gli amici possono trovarsi, scoprendo che, dalle loro contraddizioni, può nascere una saggezza comune, nell’imparare reciprocamente ad apprezzare ciò che si possiede, ma anche quello che manca. Difatti, da qualsiasi apparente antinomia, scaturisce la nostra percezione dell’anima e del cuore che, spesso, non riesce a condizionare la mente, la quale, asetticamente vive, al di sopra di essa. Grazie molto, Gianni, per averne gradito il senso. Un cordiale saluto! |
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Bellissima questa preghiera d’amicizia. Ciao |
